“Norme di principio sulla sicurezza ed educazione sulle strade”
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Relazione illustrativa
Da anni, ormai, siamo abituati a dover percorrere le nostre insidiose strade, pregando, affinché al nostro ritorno a casa si possa dire “oggi sono stato fortunato". Ma domani...?” A causa del veloce e continuo sviluppo economico di autoveicoli, motoveicolo, camion, motocicli e ciclomotori, le nostre strade sono percorse 24 ore su 24, da tutti gli autoveicoli. Appare chiaro che, a fronte di un transito cosi frequente, occorrerebbe una manutenzione stradale più continua. Con un fondo stradale riordinato, rifacimentato e controllato a periodi prestabiliti, vi sarebbe una incidenza, in tema di causa di incidenti stradali, inferiore rispetto ad una strada “dissestata”, che risulta essere più pericolosa di una strada regolarmente asfaltata.
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Relazione illustrativa
Da anni, ormai, siamo abituati a dover percorrere le nostre insidiose strade, pregando, affinché al nostro ritorno a casa si possa dire “oggi sono stato fortunato". Ma domani...?” A causa del veloce e continuo sviluppo economico di autoveicoli, motoveicolo, camion, motocicli e ciclomotori, le nostre strade sono percorse 24 ore su 24, da tutti gli autoveicoli. Appare chiaro che, a fronte di un transito cosi frequente, occorrerebbe una manutenzione stradale più continua. Con un fondo stradale riordinato, rifacimentato e controllato a periodi prestabiliti, vi sarebbe una incidenza, in tema di causa di incidenti stradali, inferiore rispetto ad una strada “dissestata”, che risulta essere più pericolosa di una strada regolarmente asfaltata.
SICUREZZA SULLE STRADE
Elenchiamo di seguito alcuni dei principi fondamentali negativi che possono causare le strade mal gestite, relativamente alle insidie e/o trabocchetti:
a) Strade dissestate:
Una strada con enormi avvallamenti creati dal peso del veicolo, crea, in fase di pioggia, pericolo e conseguente malcontento ai pedoni che transitano sui marciapiedi a ridosso della strada dissestata. Inoltre, questi avvallamenti diminuiscono la stabilità e la sicurezza del veicolo, per cui gli stessi sono soggetti a maggiori rischi al verificarsi di gravi incidenti stradali. La manutenzione stradale di ogni arteria stradale dovrebbe essere controllata a periodi brevi stabiliti ed in proporzione al traffico automobilistico. La competenza della buona gestione della viabilità è dell'assessorato all'urbanistica di ogni Comune del territorio nazionale italiano. Purtroppo, molto spesso, si verifica l'assenteismo di tali figure politiche nel controllo della manutenzione delle strade, per cui si registrano incidenti stradali, anche gravi.
b) Illuminazione stradale:
Le nostre strade sono scarsamente illuminate, in particolar modo nei piccoli paesi di provincia ma anche nelle grandi città. Questo è uno dei principali pericoli sul fronte della sicurezza stradale. Infatti l’adeguata illuminazione, posta in particolar modo nei punti strategici ed insidiosi quali, ad esempio, gli incroci stradali, le curve, gli attraversamenti pedonali e agli incroci di semafori, ridurrebbero un gran numero di incidenti stradali ed investimenti pedonali. Inoltre la mancanza di una adeguata illuminazione, risulta pericolosa al transito dei ciclisti, i quali, oltre a non avere una corsia protetta, troppo spesso devono soccombere alle imprudenze degli automobilisti indisciplinati;
Le nostre strade sono scarsamente illuminate, in particolar modo nei piccoli paesi di provincia ma anche nelle grandi città. Questo è uno dei principali pericoli sul fronte della sicurezza stradale. Infatti l’adeguata illuminazione, posta in particolar modo nei punti strategici ed insidiosi quali, ad esempio, gli incroci stradali, le curve, gli attraversamenti pedonali e agli incroci di semafori, ridurrebbero un gran numero di incidenti stradali ed investimenti pedonali. Inoltre la mancanza di una adeguata illuminazione, risulta pericolosa al transito dei ciclisti, i quali, oltre a non avere una corsia protetta, troppo spesso devono soccombere alle imprudenze degli automobilisti indisciplinati;
c) Rotatorie:
Le rotatorie, che stanno sostituendo progressivamente gli incroci stradali, dovrebbero essere illuminate adeguatamente, come dovrebbero essere segnalati in modo estremamente visibili i segnali di "arresto" e "dare la precedenza". Gli stessi segnali, dovrebbero essere luminosi e a sistema lampeggiante e dovrebbero essere posti a 250 mt prima delle rotatorie e a ridosso della rotatoria stessa. Si pone particolare attenzione al secondo segnale, quello lampeggiante, che dovrebbe essere posto a ridosso della rotatoria. Nelle grandi arterie, dove il traffico è più intenso, le rotatorie dovrebbero essere sostituite con sottopassaggi che oltre a consentire un migliore snellimento del traffico, ridurrebbe lo smog e lo stress al quale ogni automobilista è sottoposto.
d) Spartitraffico:
Le maggiori strade italiane dovrebbero essere predisposte di spartitraffico tale da non permettere pericolosi sorpassi azzardati e/o invasioni di corsia. Le carreggiate delle strade statali, provinciali e comunali dovrebbero avere un'ampiezza almeno di un metro per ogni corsia rispetto alle attuali misure correnti. In questo modo si potrebbe garantire maggiore sicurezza di guida e tranquillità all'automobilista. Qualora ci fossero la presenza degli spartitraffico, si dovrebbero realizzare sottopassaggi e/o sopraelevate che permettano agli automobilisti l’inversione di marcia. I guardrail, sia destro che sinistro, dovrebbero essere muniti di una luce a catari frangenti longitudinale e continua, in raccordo l’una con l’altra, per permettere una corretta e sicura guida di marcia nelle ore notturne, ma soprattutto in presenza di nebbia. La loro manutenzione dovrà essere a scadenza settimanale. Il controllo di manutenzione spetta a chi gestisce quel tratto di strada. Le strade statali, comunali e provinciali, poste in un certo rilievo e per le quali si avrebbe una incidenza maggiore di scorrimento di traffico automobilistico, sarebbero regolate da svincoli laterali di destra per cambiare direzione di marcia, ovvero verrebbero aboliti tutti gli attraversamenti a raso, dal momento che, queste strade, sarebbero predisposte di guardrail. Le strade che attraversano paesi e città, dovrebbero essere protette da paletti contigui posti all’estremo della strada ovvero ai bordi dei marciapiedi, affinché non ci sia una interruzione della viabilità a causa di improvvisi e disordinati attraversamenti pedonali, auto in doppia fila, incroci o veicoli in manovra. La velocità dovrebbe essere aumentata dagli attuali 50 Km/h a 70 Km/h.
La presenza dello spartitraffico in tutte le più importanti arterie della nostra penisola garantirebbe una maggiore sicurezza stradale: risparmio assicurativo in tema di incidenti stradali di ogni genere; risparmio Sanità in tema di persone coinvolte in questi incidenti e che avranno bisogno di cure mediche; risparmio collettività generale in tema di auto bloccate per il traffico, smog e perdita di tempo sottratto alla nostra vita professionale e privata; meno gente invalida in tema di gravi incidenti stradali; riduzione del 95% (rispetto ad oggi) di morti per scontro frontale e/o laterale sia destro che sinistro. Ciò comporterebbe una migliore e sicura qualità di vita affettiva e morale (si pensi al danno morale subito dai parenti di colui o coloro che muoiono in un incidente stradale) .
Le maggiori strade italiane dovrebbero essere predisposte di spartitraffico tale da non permettere pericolosi sorpassi azzardati e/o invasioni di corsia. Le carreggiate delle strade statali, provinciali e comunali dovrebbero avere un'ampiezza almeno di un metro per ogni corsia rispetto alle attuali misure correnti. In questo modo si potrebbe garantire maggiore sicurezza di guida e tranquillità all'automobilista. Qualora ci fossero la presenza degli spartitraffico, si dovrebbero realizzare sottopassaggi e/o sopraelevate che permettano agli automobilisti l’inversione di marcia. I guardrail, sia destro che sinistro, dovrebbero essere muniti di una luce a catari frangenti longitudinale e continua, in raccordo l’una con l’altra, per permettere una corretta e sicura guida di marcia nelle ore notturne, ma soprattutto in presenza di nebbia. La loro manutenzione dovrà essere a scadenza settimanale. Il controllo di manutenzione spetta a chi gestisce quel tratto di strada. Le strade statali, comunali e provinciali, poste in un certo rilievo e per le quali si avrebbe una incidenza maggiore di scorrimento di traffico automobilistico, sarebbero regolate da svincoli laterali di destra per cambiare direzione di marcia, ovvero verrebbero aboliti tutti gli attraversamenti a raso, dal momento che, queste strade, sarebbero predisposte di guardrail. Le strade che attraversano paesi e città, dovrebbero essere protette da paletti contigui posti all’estremo della strada ovvero ai bordi dei marciapiedi, affinché non ci sia una interruzione della viabilità a causa di improvvisi e disordinati attraversamenti pedonali, auto in doppia fila, incroci o veicoli in manovra. La velocità dovrebbe essere aumentata dagli attuali 50 Km/h a 70 Km/h.
La presenza dello spartitraffico in tutte le più importanti arterie della nostra penisola garantirebbe una maggiore sicurezza stradale: risparmio assicurativo in tema di incidenti stradali di ogni genere; risparmio Sanità in tema di persone coinvolte in questi incidenti e che avranno bisogno di cure mediche; risparmio collettività generale in tema di auto bloccate per il traffico, smog e perdita di tempo sottratto alla nostra vita professionale e privata; meno gente invalida in tema di gravi incidenti stradali; riduzione del 95% (rispetto ad oggi) di morti per scontro frontale e/o laterale sia destro che sinistro. Ciò comporterebbe una migliore e sicura qualità di vita affettiva e morale (si pensi al danno morale subito dai parenti di colui o coloro che muoiono in un incidente stradale) .
e) Sottopassaggi e sopraelevate:
Per ridurre “l’imbottigliamento” causato dal traffico automobilistico, che troppo spesso si verifica negli incroci e rotatorie in prossimità di grandi arterie, i Comuni dovrebbero intervenire affinchè vengano modificati tali incroci. Il monossido di carbonio provvocato dalla fuoriuscita di gas di scarico delle auto provoca danni all'apparato respiratorio come anche inquinamento acustico dovuto al rumore eccessivo delle autovetture bloccate, appunto, dall'imbottigliamento stesso. Dovrebbe essere necessario, quindi, la realizzazione di sottopassaggi e sopraelevate laddove necessiti, per evitare situazioni di pericolo di incidenti stradali e per salvaguardare la salute del cittadino. Qualora non ci fosse la possibilità per la realizzazione di detti sottopassaggi e sopraelevate, si dovrebbe procedere ad esprori di aree ed immobili sia essi privati sia essi pubblici.
f) Piste ciclabili:
La realizzazione di piste ciclabili all’interno delle grandi città migliorerebbe la qualità della vita del singolo cittadino/abitante. Tali piste, finalizzate al collegamento in qualsiasi luogo della città necessitano di una rete di piste ciclabili debitamente segnalate, per poter permettere al ciclista di non incorrere, come succede spesso, in spiacevoli incidenti ed infortuni, talvolta anche mortali. Tali piste dovrebbero essere realizzate anche per i collegamenti tra città e paesi. Si dovrebbe istituire a carico dei ciclisti un corso obbligatorio per il conseguimento di una patente idonea. Dovrebbero essere previste aree di sosta e di ristoro nei percorsi di collegamento tra città e paesi. Le Istituzioni, competenti in materia, dovrebbero provvedere a sovvenzionare incentivi per l’acquisto di nuove bici. Tale progetto permetterebbe una radicale diminuzione dello smog nelle grandi città e un netto miglioramento della qualità della vita per tutti i cittadini.
g) Segnaletica stradale
Il nostro nuovo Codice della strada, per quanto possa essere stato aggiornato, dal 1959 ad oggi, presenta grosse lacune. Otre che non dare un aiuto concreto agli automobilisti, questi ultimi sono penalizzati con il sistema degli Autovelox. Tali dispositivi sono essenzialmente utili alle casse dell'erario. risultando di essere un mero arricchimento a esclusivo favore dei Comuni in quanto questi ultimi invece di promuovere azioni mirate alla prevenzione e alla trasparenza, invitando in tale modo gli automobilisti con appositi dispositivi segnaletici e luminosi alla riduzione della velocità, molto spesso e in molti luoghi vengono posizionati in luoghi pressochè nascosti, con conseguente emissione di una ingiustificata e salata multa all'ignaro automobilista, venendo meno la prevenzione alla velocità. La segnaletica stradale che indica la riduzione di velocità a “30” Km/h, dovrebbe essere limitata alla sola presenza di cantieri aperti con operai su strada o in presenza di un incidente stradale; la velocità prevista nei centri urbani dovrebbe essere modificata dagli attuali 50 km/h a “70” km/h, perchè le arterie stradali dovrebbero essere protette da appositi paletti protettivi disposti lungo tutta la strada che attraversa il centro urbano; La velocità sulle strade statali dovrebbe essere aumentata da 90 a 110 Km/h. Velocità aumentata per la presenza, come già detto, degli spartitraffico.
h) Limiti di velocita’
Gli attuli limiti di velocità risultano essere 130Km/h sulle autostrade, 90 Km/h sulle strade statali, 70 Km/h sulle strade provinciali e 50 Km /h sulle le strade Comunali che attraversano i centri urbani, otre la ulteriore riduzione di velocità a 30 Km/h in presenza di lavori in corso. Ovviamente tutto ciò oltre che destabilizzare e distrarre dalla guida l'automobilista, è causa di incidenti stradali. Sarebbe opportuno, quindi, apportare alcune modifiche che consentirebbero all'automobilista una migliore concentrazione di guida. Tali modifiche sono così da me viste:
1) Autostrade: sulle Autostrade a tre corsie la velocità dovrebbe essere elevata fino a 150 km/h; in caso di lavori in corso la velocità dovrebbe essere indicata da un segnale posto provvisoriamente sul luogo. E' prevista la presenza di autovelox solo in quei tratti in quanto vi è presenza di operai al lavoro.
2) Autostrada a due corsie: la velocità attuale è di 130 km/h e, questa velocità, trova daccordo anche il sottoscritto. Tutte le autostrade dovrebbere installare il tutor a rilevatore di velocità (posto da casello a casello). Si dovrebbe obbligatoriamente costruire la terza corsia entro un tempo stabilito dalle Autorità competenti, in modo da permettere una velocità equa in tutte le Autostrade delle rete nazionale italiana.
3) Strade statali: la velocità in queste strade dovrebbe essere elevata a 110 km/h e 70 km/h nei centri urbani poichè, come già spiegato, si farebbe uso di paletti protettivi posti ai bordi dei marciapiedi.
4) Strade Provinciali: la velocità prevista su queste strade dovrebbe essere di 90 km/h fuori dai centri abitati e 70 km/h nei centri abitati sempre per la presenza di paletti protettivi.
5) Strade comunali: la velocità su queste strade è la stessa di quelle provinciali.
6) strade secondarie: queste strade dovrebbero avere una larghezza minima di 3 mt per carreggiata, mentre la velocità potrebbe essere portata a 70 Km/h in quanto sarebbero ragionevolmente aumentate le loro larghezze. Potrebbero essere munite di una riga gommata a scalanatura diagonale e longitudinale, posta al centro della carreggiata, in modo da emettere una vibrazione assordante nel momento in cui le ruote vi passano sopra, mentre al bordo strada vi sarebbe un marciapiede distante da terra di circa 20 cm, a protezione di eventuali pedoni. .
2) Autostrada a due corsie: la velocità attuale è di 130 km/h e, questa velocità, trova daccordo anche il sottoscritto. Tutte le autostrade dovrebbere installare il tutor a rilevatore di velocità (posto da casello a casello). Si dovrebbe obbligatoriamente costruire la terza corsia entro un tempo stabilito dalle Autorità competenti, in modo da permettere una velocità equa in tutte le Autostrade delle rete nazionale italiana.
3) Strade statali: la velocità in queste strade dovrebbe essere elevata a 110 km/h e 70 km/h nei centri urbani poichè, come già spiegato, si farebbe uso di paletti protettivi posti ai bordi dei marciapiedi.
4) Strade Provinciali: la velocità prevista su queste strade dovrebbe essere di 90 km/h fuori dai centri abitati e 70 km/h nei centri abitati sempre per la presenza di paletti protettivi.
5) Strade comunali: la velocità su queste strade è la stessa di quelle provinciali.
6) strade secondarie: queste strade dovrebbero avere una larghezza minima di 3 mt per carreggiata, mentre la velocità potrebbe essere portata a 70 Km/h in quanto sarebbero ragionevolmente aumentate le loro larghezze. Potrebbero essere munite di una riga gommata a scalanatura diagonale e longitudinale, posta al centro della carreggiata, in modo da emettere una vibrazione assordante nel momento in cui le ruote vi passano sopra, mentre al bordo strada vi sarebbe un marciapiede distante da terra di circa 20 cm, a protezione di eventuali pedoni. .
NB: In tutte le strade, urbane, extraurbane, comunali, provinciali, statali e autostrade sopra citate, dovrebbero essere dotate di riga gommata a scanalatura diagonale e riga di banchina. ivi comprese le aree destinate a righe zebrate, ove vi è divieto di transito, ed il marciapiede di circa 20 cm.
i) disco taghigrafo sulle automobili
La sostenuta velocità di un veicolo è la causa maggiore di incidenti stradali. Al fine di ridurre incidenti e vittime si potrebbe ricorrere all'uso del "disco tachigrafo". Cos'è il tachigrafo?... E' un dispositivo che controlla continuamente la velocità del veicolo. Attualmente viene montato, d'obbligo, sui camion e sugli autobus. La presenza di tale dispositivo condurrebbe l'automobilista ad una guida costante e sicura e potrà essere controllato dalle Autorità competenti fino ai 30 giorni precedenti. Il "disco taghigrafo" dovrebbe essere conservato per 30 giorni e dovrà essere sostituito ogni giorno. Questo per regolare anche le ore di guida, che non potranno superare le otto ore nell 24 ore. Questo dispositivo, che potrà essere manuale o elettronico, dovrebbe essere in predisposto su tutte le autovetture italiane.
l) Autovelox
Gli autovelox dovrebbero essere installati sulle autostrade e solo in presenza di lavori in corso, dove la velocità prevista dovrebbe essere regolata da segnaletica posta il loco. Ciò per garantire l’incolumità degli operai addetti ai lavori per la manutenzione stradale. Con la presenza del "disco taghigrafo" all’interno delle autovetture, dovrebbero essere rafforzate i controlli su strada da parte delle Autorità competenti.
i) disco taghigrafo sulle automobili
La sostenuta velocità di un veicolo è la causa maggiore di incidenti stradali. Al fine di ridurre incidenti e vittime si potrebbe ricorrere all'uso del "disco tachigrafo". Cos'è il tachigrafo?... E' un dispositivo che controlla continuamente la velocità del veicolo. Attualmente viene montato, d'obbligo, sui camion e sugli autobus. La presenza di tale dispositivo condurrebbe l'automobilista ad una guida costante e sicura e potrà essere controllato dalle Autorità competenti fino ai 30 giorni precedenti. Il "disco taghigrafo" dovrebbe essere conservato per 30 giorni e dovrà essere sostituito ogni giorno. Questo per regolare anche le ore di guida, che non potranno superare le otto ore nell 24 ore. Questo dispositivo, che potrà essere manuale o elettronico, dovrebbe essere in predisposto su tutte le autovetture italiane.
l) Autovelox
Gli autovelox dovrebbero essere installati sulle autostrade e solo in presenza di lavori in corso, dove la velocità prevista dovrebbe essere regolata da segnaletica posta il loco. Ciò per garantire l’incolumità degli operai addetti ai lavori per la manutenzione stradale. Con la presenza del "disco taghigrafo" all’interno delle autovetture, dovrebbero essere rafforzate i controlli su strada da parte delle Autorità competenti.
m) Stragi del Sabato sera:
Le strade ed autostrade dovrebbero essere sorvegliate costantemente, in quanto la presenza di Autorità competenti comporta il rallentamento della velocità di tutti gli automobilisti che associata alla presenza anche del "disco taghigrafo", i grandi incidenti stradali diminuirebbero dell’80%, se non di più. I controlli, come già detto, espletati dalle Autorità competenti, dovrebbero essere così distribuiti:
VENERDI' : (FASCIA ROSSA) dalle ore 22:00 a fine turno;
SABATO: (FASCIA NERA) dalle 20:00 a fine turno;
DOMENICA: (FASCIA BLU) dalle 20:00 a fine turno. Per tali motivi dovrebbero essere previste asssunzioni, da parte delle Autorità competenti, di personale addetto alla sicurezza.
EDUCAZIONE STRADALE:
L’educazione stradale, spesso ignorata dai cittadini, è una delle cause principali di incidenti stradali. Spesso capita di dover frenare di colpo perché un pedone attraversa la strada fuori dalle strisce pedonali, oppure perchè un automobilista parcheggia in seconda fila o procede contro mano o addirittura transita con il semaforo di colore rosso oppure procede sulla corsia di sorpasso o corsia centrale di un’autostrada a tre corsie quando è libera quella di destra ecc…
Da uno studio approfondito in materia è emerso che, l’educazione civica, che regola la vita di ognuno di noi ai sensi dell’art. 2043 del c.c., non è conosciuta dalla stragrande maggioranza della popolazione italiana.
Questa assurda “leggerezza”, oggetto di scarso senso civico da parte di quasi tutti i cittadini, è responsabile ogni giorno di numerosi incidenti stradali per molteplici fattori.
Il bambino o l’adulto che attraversano la strada fuori dalle strisce pedonali dimostrano di non avere conoscenza del pericolo che potrebbero correre nel compiere tale gesto e dimostrano così di non avere avuto un adeguato insegnamento in materia di educazione e sicurezza stradale, come pure gli automobilisti che guidano al centro della corsia di un’autostrada a tre corsie, nonostante la corsia di destra fosse libera. Per far fronte a questo grave problema di natura educativa e civilistica, la scuola e le Istituzioni dovrebbero avere un ruolo fondamentale. Già dalla seconda elementare, si dovrebbero istituire dei corsi basilari di educazione civica allo scolaro, mentre dalla terza elementare dovrebbero iniziare lo studio del Codice della strada con l'introduzione dell'educazione pedonale, per concludere con l’educazione stradale. Tale percorso dovrebbe proseguire fino alla maturità. Questa "materia" andrebbe a sostituire l'attuale “scuola guida” e dovrebbe essere riconosciuta come ulteriore credito formativo a completamento dell'esame di maturità. In buona sostanza la patente verrebbe rilasciata al conseguimento del diploma di maturità. Per coloro che non intendono conseguire la maturità, per ottenere la patente, potrebbero iscriversi ad un corso istuito dalle competenti Autorità, ma che sarà sostanzialmente modificato, sia dal punto di vista pratico che teorico. Per tali persone, il tempo per conseguire la patente di guida passerebbe dagli attuali 30 giorni a quattro mesi, con obbligo di aver eseguito un numero di guide stabilite (circa venti guide), per conferire al candidato una preparazione idonea e completa. Le guide dovrebbero essere documentate con il "disco taghigrafo", che identificherebbe il candidato con nome e cognome e dovrebbe essere controfirmato dall’istruttore di guida. Quest’ultimo dovrebbe rendere la copia delle guide al principiante, con il timbro originale dell'Istituto scolastico a cui il candidato è iscritto o della “scuola guida” dallo stesso frequentata. Non saranno ammesse le fotocopie del disco a cui si riferiscono le guide (disco tachigrafo). Al conseguimento della patente, il candidato presenterà il certificato di rilascio all'Istituto scolastico da lui frequentato che riconoscebbe l'esame della patente di guida come credito formativo.
EDUCAZIONE STRADALE:
L’educazione stradale, spesso ignorata dai cittadini, è una delle cause principali di incidenti stradali. Spesso capita di dover frenare di colpo perché un pedone attraversa la strada fuori dalle strisce pedonali, oppure perchè un automobilista parcheggia in seconda fila o procede contro mano o addirittura transita con il semaforo di colore rosso oppure procede sulla corsia di sorpasso o corsia centrale di un’autostrada a tre corsie quando è libera quella di destra ecc…
Da uno studio approfondito in materia è emerso che, l’educazione civica, che regola la vita di ognuno di noi ai sensi dell’art. 2043 del c.c., non è conosciuta dalla stragrande maggioranza della popolazione italiana.
Questa assurda “leggerezza”, oggetto di scarso senso civico da parte di quasi tutti i cittadini, è responsabile ogni giorno di numerosi incidenti stradali per molteplici fattori.
Il bambino o l’adulto che attraversano la strada fuori dalle strisce pedonali dimostrano di non avere conoscenza del pericolo che potrebbero correre nel compiere tale gesto e dimostrano così di non avere avuto un adeguato insegnamento in materia di educazione e sicurezza stradale, come pure gli automobilisti che guidano al centro della corsia di un’autostrada a tre corsie, nonostante la corsia di destra fosse libera. Per far fronte a questo grave problema di natura educativa e civilistica, la scuola e le Istituzioni dovrebbero avere un ruolo fondamentale. Già dalla seconda elementare, si dovrebbero istituire dei corsi basilari di educazione civica allo scolaro, mentre dalla terza elementare dovrebbero iniziare lo studio del Codice della strada con l'introduzione dell'educazione pedonale, per concludere con l’educazione stradale. Tale percorso dovrebbe proseguire fino alla maturità. Questa "materia" andrebbe a sostituire l'attuale “scuola guida” e dovrebbe essere riconosciuta come ulteriore credito formativo a completamento dell'esame di maturità. In buona sostanza la patente verrebbe rilasciata al conseguimento del diploma di maturità. Per coloro che non intendono conseguire la maturità, per ottenere la patente, potrebbero iscriversi ad un corso istuito dalle competenti Autorità, ma che sarà sostanzialmente modificato, sia dal punto di vista pratico che teorico. Per tali persone, il tempo per conseguire la patente di guida passerebbe dagli attuali 30 giorni a quattro mesi, con obbligo di aver eseguito un numero di guide stabilite (circa venti guide), per conferire al candidato una preparazione idonea e completa. Le guide dovrebbero essere documentate con il "disco taghigrafo", che identificherebbe il candidato con nome e cognome e dovrebbe essere controfirmato dall’istruttore di guida. Quest’ultimo dovrebbe rendere la copia delle guide al principiante, con il timbro originale dell'Istituto scolastico a cui il candidato è iscritto o della “scuola guida” dallo stesso frequentata. Non saranno ammesse le fotocopie del disco a cui si riferiscono le guide (disco tachigrafo). Al conseguimento della patente, il candidato presenterà il certificato di rilascio all'Istituto scolastico da lui frequentato che riconoscebbe l'esame della patente di guida come credito formativo.